Assunzione di vitamine antiossidanti e rischio di malattia di Parkinson


Lo stress ossidativo è segnalato come uno dei possibili meccanismi che portano alla neurodegenerazione nella malattia di Parkinson.
Tuttavia, precedenti studi epidemiologici che hanno indagato le associazioni tra vitamine antiossidanti, come le vitamine E e C e i carotenoidi, e il rischio di malattia di Parkinson hanno prodotto risultati non-uniformi.

Uno studio ha esaminato in modo prospettico le associazioni tra l'assunzione di vitamine antiossidanti, tra cui le vitamine E e C e i carotenoidi, e il rischio di malattia di Parkinson.
I casi sono stati identificati in due ampie coorti: Nurses' Health Study ( NHS ) e Health Professionals Follow-up Study ( HPFS ).
I soggetti delle coorti hanno completato i questionari semiquantitativi di frequenza alimentare ogni 4 anni.

In totale sono stati identificati 1.036 casi di malattia di Parkinson.

Gli apporti dietetici di vitamina E e carotenoidi non sono stati associati con il rischio di malattia di Parkinson; il rischio relativo aggiustato per multivariate confrontando i quintili estremi di assunzione è stato, rispettivamente, pari a 0.93 e 0.97.

L’assunzione con la dieta di vitamina C è risultata significativamente associata a un rischio ridotto di malattia di Parkinson ( rischio relativo: 0.81; P tendenza, 0.01 ); tuttavia, questo risultato non era significativo in una analisi a 4 anni.

Per le vitamine E e C, anche l'assunzione da alimenti e integratori combinata non è risultata correlata al rischio di malattia di Parkinson.

In conclusione, i risultati non supportano l'ipotesi secondo cui l'assunzione di vitamine antiossidanti riduce il rischio di malattia di Parkinson. ( Xagena2016 )

Hughes KC et al, Mov Disord 2016; 31: 1909-1914

Neuro2016 Farma2016


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